Kristie Lynch è stata condannata per l’omicidio di primo grado di Jose Moreno, un uomo disabile conosciuto in chiesa e ospitato in casa.
Nel 2022, Kristie Lynch e suo marito James Lynch conobbero Jose Moreno in una chiesa di Norfolk, in Virginia. Moreno, 45 anni, era un uomo disabile che utilizzava un deambulatore e percepiva il Supplemental Security Disability Income. Senza una casa, fu invitato a vivere con la coppia nel loro appartamento.

Una convivenza iniziata in chiesa finisce in tragedia
Come riportato da truecrimenews.com, secondo la ricostruzione della Norfolk Commonwealth’s Attorney’s Office, la situazione degenerò rapidamente. I Lynch iniziarono a punire fisicamente Moreno per non riuscire a contribuire ai lavori domestici e per parlare spagnolo, la sua lingua madre. James Lynch confessò di aver colpito Moreno alla testa con una padella, nei giorni precedenti alla sua morte, ma non lo portò in ospedale temendo l’arresto.
Il 9 agosto 2023, la violenza raggiunse il culmine. I coniugi aggredirono Moreno con una padella, una cintura, una mazza da baseball e un guinzaglio per cani, usato per strangolarlo. Il suo corpo fu ritrovato solo l’11 agosto, nudo, con lividi, lacerazioni e segni di strangolamento, dopo che Kristie avvisò un pastore e poi la polizia.
Una condanna esemplare per omicidio di primo grado
Durante il processo, Kristie cercò di giustificarsi sostenendo che Moreno l’avesse aggredita sessualmente, ma le prove dimostrarono che fu lei a incitare il marito a “man up” e “prendersi cura del suo amico”. James dichiarò che Moreno mostrava una “forza demoniaca” e non riusciva a fermarlo senza usare una mazza.
James Lynch si dichiarò colpevole di omicidio di secondo grado ed è stato condannato a 25 anni di carcere. Kristie, invece, rifiutò un patteggiamento simile. Il 12 settembre 2025, una giuria l’ha condannata per omicidio di primo grado. La sentenza definitiva verrà pronunciata il 16 gennaio 2026.
Il caso ha scioccato la comunità locale e pone l’accento su temi gravi come l’abuso contro persone disabili, la violenza domestica e la responsabilità morale e penale di chi sfrutta la fiducia nata in ambienti religiosi.